Fuori dal comune!

IL FANTASMA DELL’OPERA

Per uno dei miei interventi passati, scelsi di comparare l’opera maestra prevista per il Comune di Meda al futuro destino calcistico della nostra Nazionale di calcio.

Per il 2026, la partita, vedrà in gioco:

per Meda la realizzazione del sottopasso di via Cadorna;

n per la Nazionale di Luciano Spalletti (auguri Mister) la qualificazione al mondiale di Trump.

Oggi però l’incipit a “paragone nazionalpopolare” occorre per andare a ritroso nel tempo, quando la nostra Nazionale era al vertice mondiale e per Meda si prospettava un ambizioso piano di lottizzazione urbanistica (curiosamente visibile su Google Earth) previsto nel cuore del suo tessuto cittadino.

Era il 2006. Meda “politicamente” viveva una delle stagioni più dibattute.

La legislatura cominciata nel 2002 venne segnata da due momenti: la celebrazione del 750 anniversario della Città, ma soprattutto l’aspra (ed ancora oggi controversa) vicenda giuridico-amministrativa della S.p.a..

Il Sindaco di Meda era ADELIO ASNAGHI, la cui giunta presentò un piano di lottizzazione volto al restauro di un edificio storico ed alla realizzazione di uno nuovo, nell’area compresa tra l’edificio comunale e la Chiesa Santa M. Nascente.

Politicamente sappiamo la storia e chi si è succeduto dal 2006 ad oggi nell’amministrazione della Città. Urbanisticamente vediamo quel che si è realizzato di quel piano: il nuovo palazzo residenziale e Piazza della Repubblica.

Resta una grande incompiuta: L’OPERA DI RESTAURO DI PALAZZO MASCHERONI; un edificio di pregio comunale.

Incompiuta” perché l’opera è in parte realizzata, in quanto, l’amministrazione presieduta dal Sindaco Gianni Caimi (2012-17) ebbe modo di riqualificare (assieme a piazza Municipio) le mura esterne del Mascheroni, rendendolo nella veste in cui si presenta oggi.

Dal tentativo, andato a vuoto, di affidare ad un privato la gestione e la sistemazione interna, provato dallo stesso Sindaco Caimi sul finire del suo mandato; negli ultimi anni, in coincidenza con l’avvento al ruolo di primo cittadino di Luca Santambrogio, vi è stata una diatriba sulla destinazione per cui rivolgere il Palazzo.

MUSEO o LUOGO PER LA GIOVENTU’?

Palazzo Mascheroni pareva avere un destino segnato: esser il luogo deputato ad ospitare il MUSEO DEL MOBILE MEDESE.

L’assenza di un luogo capace di valorizzare il talento per cui il nostro Comune sia riconosciuto nel mondo è un peccato che rende Meda incompleta.

Progetti universitari e persino di legge parlamentare hanno cercato di avviare la realizzazione dell’ente che sarebbe stato ospitato proprio nel palazzo, una volta esso riqualificato.

E’ un leghista a rimarcare le scelte amministrative del Sindaco Taveggia, quello che si scaglia contro l’allora in carica Sindaco Caimi, il quale ebbe ad affondare il progetto di museo a Meda.

 “il sig. Sindaco non ha la minima idea di cosa sia il progetto Medamuseo, redatto dall’Università Cattolica per mano del dott. Ficarra e sostenuto dall’Amministrazione leghista, come da lei ricordato.
Questo progetto, secondo le scelte dell’Amministrazione, aveva un suo punto di riferimento nel Palazzo Mascheroni che, secondo il progetto oggetto di apposita deliberazione di Giunta comunale, avrebbe ospitato una collezione permanente dei migliori pezzi di design delle ditte medesi e con la presenza della storia del mobile in stile… e qui si fermano le conoscenze, ahimè, del sig. Caimi.”

Il progetto Medamuseo è inserito nel PGT – Medinforma

Luca Santambrogio interviene così su Medinforma (2015) parlando del progetto Medamuseo e citando Palazzo Mascheroni quale sede di riferimento di un progetto che avrebbe visto diffondersi un museo del mobile per la città.

Quando Luca Santambrogio divenne Sindaco della città per anni i Documenti di programmazione prevedevano lo scenario sopra descritto. Palazzo Mascheroni quale sede del Museo del Mobile.

Rileggendo la NOTA DI AGGIORNAMENTO AL D.U.P. (Documento Unico di Programmazione) 2020-2022 per l’anno 2020 si prevedeva l’investimento specifico, nella somma destinata alle opere pubbliche, di: 515.000,00 € per il COMPLETAMENTO EDIFICIO DI VIA ROMA (ex PALAZZO MASCHERONI).

Sempre all’interno del Documento, nel quadro dell’ Indirizzo strategico 3: “Connubio Cultura-Imprese-Commercio”; spicca la Missione 05 – “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali” avente l’obiettivo per Artigianato legno/arredo.

“Riqualificare il Palazzo Mascheroni come possibile sede, oltre che di spazi comunali, del Museo del Mobile.”

Città di Meda – D.U.P. – Nota di Aggiornamento al D.U.P. 2020-2022

Contro qualunque previsione scritta è lo stesso Luca Santambrogio, che ricordiamo critico nei confronti del predecessore Gianni Caimi – reo di aver seppellito l’idea del Museo del Mobile medese –, a convertire la destinazione del Palazzo Mascheroni.

Il 14 aprile 2021, in un comunicato stampa rilasciato dal Comune di Meda, Luca Santambrogio presenta la deliberazione della Giunta comunale approvata a fine marzo con oggetto: ”atto di indirizzo per la redazione di uno studio di fattibilità per la rigenerazione del centro storico e la progettazione del Palazzo Mascheroni”

Stupisce quanto viene prospettato per Palazzo Mascheroni

“• La completa ristrutturazione di Palazzo Mascheroni (per la quale sarà quindi individuato uno studio di progettazione) di cui si prevede un utilizzo pubblico principalmente a servizio delle politiche giovanili.”

il 22 maggio del 2021 il Cittadino riportaulteriorio dichiarazioni del Sindaco Luca Santambrogio:

«I lavori di completamento degli interni (l’esterno è già stato rinnovato alcuni anni fa) – annuncia il sindaco, Luca Santambrogio – saranno realizzati con un investimento di 1,2 milioni di euro messo a bilancio a partire dal 2022». Per l’ottocentesco edificio, a due passi dal Comune, c’è già una «vocazione» precisa: i giovani. «La struttura – anticipa Santambrogio – ospiterà una serie di spazi destinati ad attività culturali, sociali e ricreative destinate agli under 30»

Oltre al cambio di destinazione prevista per Palazzo Mascheroni è da registrare anche un “curioso” cambio di partner nel connubio con l’attuale Sindaco Luca Santambrogio. Se a “studiare” il progetto Medamuseo fu il prof. Ficarra e l’Università cattolica di Milano, dietro alla prospettiva di un futuro under 30 del Mascheroni vi è il Politecnico di Milano.

Siccome il retroscena può esser bizzarro, è particolare notare come l’unico provvedimento assunto dall’amministrazione Santambrogio è la previsione della chiusura del traffico veicolare del tratto di strada di via Roma, compreso tra i palazzi del Comune di Meda e del Mascheroni. Questa è ancora cartacea in quanto è solo una modifica voluta dagli uffici comunali al PGTU redatto dal Politecnico

Concludiamo

Spesso la politica nasconde le proprie inefficienze appellandosi alla lentezza dettata dalla Burocrazia. Il caso del Palazzo Mascheroni appare in controtendenza. Se la “carta” è coperta, è infatti il cosa farne? ad apparire intricato, con la questione destinazione d’uso a condizionare lo stallo dell’opera.

Senza togliere nulla alla bontà del progetto Medamuseo, si ritiene appropriato l’utilizzo della struttura al fine di sviluppare le politiche giovanili. Come già scritto in un precedente intervento, le NUOVE GENERAZIONI meritano un luogo in città che sia a loro destinato, al fine di responsabilizzarli per un rimarcato coinvolgimento di esse all’interno della comunità. Trovata la destinazione è necessaria un’accelerazione al completo restauro di Palazzo Mascheroni.

L’amministrazione Santambrogio, nonostante abbia tutto pronto: lato burocratico, partners (a cui si è aggiunto un player a curare le politiche giovanili) sembra perdersi nel :”surfare” sui sogni; piuttosto che premere sulla concretezza. Fu per il museo del mobile (oggi scavalcato dal Teatro), potrebbe, domani ripetersi per le “politiche giovanili”, ovvero: cambiare idea in base al sentimento del momento.

Se Palazzo Mascheroni viene visto come un volano per la riqualificazione dell’intero centro cittadino, non è concepibile pensare al fatto che esso venga degradato, dalla politica medese, nell’agenda delle opere pubbliche.

Perchè la ripavimentazione di via Matteotti o l’acquisizione di immobili ruderi viene considerata primaria al fine riqualificazione del Palazzo Mascheroni?

Palazzo Mascheroni merita una considerazione da “opera di Serie A” visto l’immenso potenziale che ha in grembo. Sull’area vi sono molteplici interessi con progetti validissimi, eppure al tessuto decisionale – non solo politico – oggi al potere in città, il Mascheroni nella realtà rappresenta solo un luogo per qualche spiccia illustrazione temporanea elevata ad arte di successo


Lascia un commento