In data 2 ottobre, in ritardo rispetto allo start delle votazioni, compare sul sito del comune di Meda, la delibera contenente i progetti ammessi al BILANCIO PARTECIPATIVO 2024.
Lo strumento del Bilancio Partecipativo arriva nel 2024 alla sua terza edizione. Curatore della manifestazione è l’assessore delegato dott. Andrea Boga, il quale per l’edizione corrente, ha cercato di indirizzare la manifestazione pubblico al “mondo giovanile”. Ci sarà riuscito?
Fortemente propagandato dalla comunicazione comunale, scorrendo i progetti possiamo subito costatare come NEI GIOVANI: NON SIA SCATTATA LA SCINTILLA !
Purtroppo la reazione era “ampiamente prevista”, ma non saremo qui a scrivere: “ve lo avevamo detto” magari alludendo allo scarso interesse che le nuove generazioni hanno per la cosa pubblica.
Più che altro, ancora una volta, siamo qui a sottolineare quanto: il BILANCIO PARTECIPATIVO MEDESE INTERESSI SOLAMENTE AL TORNACONTO DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE.
L’occhio incuriosito infatti provoca subito un indirizzo:
4 PROGETTI SU 10 (40%) SONO FINALIZZATI ALL’OPERA TEATRALE.
Appare strano che per una generazione che si rispecchia in altre arti visive, vi sia così tanta richiesta scenica. Al contempo “Teatro” è al vertice dell’agenda politica del governo medese.
L’amministrazione Santambrogio nel 2022 è stata riconfermata con un programma avente tra gli altri: sottopasso, rigenerazione centro storico, palazzo Mascheroni e: realizzazione di un TEATRO/AUDITORIUM per la città. In questo primo anno di governo, l’amministrazione, spinta dall’assessore Fabio Mariani, ha investito parte del bilancio per avviare la realizzazione dell’opera, sacrificando altre priorità di cui la città ha maggiormente bisogno.
ALLA FANTASIA NON OCCORRE FAR COMPIERE UN “MOVIMENTO CASSINA” PER STABILIRE LA VERA FINALITA’ CHE L’AMMINISTRAZIONE HA PER QUESTO BILANCIO PARTECIPATIVO 2024.
“Teatralmente” spostiamoci nel retroscena, anche se siamo più nel meta per quanto si avvicina ad esser esplicita la trama.
Dietro la copertina della gioventù, il bilancio partecipativo 2024 appare come uno strumento volto in una prima fase a sensibilizzare, per poi propagandare, quanto: MEDA ABBIA BISOGNO DEL TEATRO! (ancor meglio se spinto dai giovani!)
L’amministrazione sappiamo aver già giocato con lo strumento del bilancio partecipativo al semplice fine di tirare acqua al proprio mulino elettorale.
Decisamente esplicita fu La prima edizione svoltasi nel 2021 che precedette le elezioni amministrative della primavera del 2022. Quell’edizione fu stravolta nel regolamento per “aiutare” alcuni proponenti (poi comparsi nelle liste dei partiti sostenitori dell’amministrazione) a realizzare i propri progetti. Oggi, nonostante l’impegno a concludere le opere finanziate, chi ha vinto la manifestazione non ha visto progetto realizzato. Al contempo, chi invece si è visto ripescato dalla giunta; ha il progetto finito o in realizzazione.
Velata, ma non meno turbata, fu la seconda edizione, 2022. Qui in gara vi erano progetti che erano già contemplati nelle linee programmatiche dell’amministrazione, quindi; vinci o perdi: Santambrogio il progetto lo deve realizzare lo stesso!
VISTI I PRECEDENTI; NON FATICHIAMO AD AFFERMARE CHE: IL VERO MOTORE POLITICO DELL’EDIZIONE CORRENTE DEL BILANCIO PARTECIPATIVO NON SIA PIU’ LA GIOVENTU’ QUANTO DARE QUEL SOSTEGNO POPOLARE CHE LA REALIZZAZIONE DEL TEATRO AD OGGI NON HA
La realizzazione di un teatro nel comune di Meda è diventato l’ultima bandiera politica rimasta alla delegazione leghista presente al governo della città. Non è tanto il silenzio espresso dai consiglieri leghisti a far rumore, piuttosto quando prendono parola! Così è stato soprattutto quando hanno sostenuto e rimarcato i passi fatti, fino ad oggi fatti, nel percorso volto a realizzare il teatro. Ad agosto Mariani ha scoperchiato l’inutilità della componente leghista al governo ed il Sindaco Santambrogio, anch’egli della Lega, ha dovuto nascondersi dietro un imbarazzato silenzio per non sacrificare quello che ormai è più di un rapporto politico.
Dopo le considerazioni politiche,
vogliamo concludere con un’analisi generale dei progetti presentati e dell’utilità che lo strumento del bilancio partecipativo conserva.
L’avverbio conservazione non è scelto a caso, il Bilancio Partecipativo 2024 è la terza edizione di uno strumento che, calato annualmente nella comunità medese; sa ormai di abuso del metodo.
I progetti presentati oggi, nonostante fossero declinati ad un contesto specifico: i giovani; non appaiono (ne dal punto di vista dei proponenti e nemmeno nelle idee) innovativi. Tutto già visto!
Non entrando nello specifico dei progetti appare stonata la causale dell’adoperare il Bilancio Partecipativo. Per Progetti come l’organizzazione del Palio, come raccontare la Resistenza Partigiana oppure dare contributi alle società sportive, davvero il Comune di Meda ha bisogno del bilancio partecipato, senza il quale non sarebbe avvenuto il finanziamento?
A MONTE DELLE PROPROSTE IN CAMPO IL BILANCIO PARTECIPATIVO TARGATO GIOVANI, CHE PURE ABBIAMO SOSTENUTO NELL’IDEA, NON APPARE NEMMENO L’ENNESIMA OCCASIONE PERSA NEL DIALOGO TRA AMMINISTRAZIONE E GIOVENTU’.
E’ PIU’ CORRETTO CONSIDERARE COME IL BILANCIO PARTECIPATO E’ SEMPRE PIU’ UNO STRUMENTO “POPOLARMENTE” INUTILE, DOVE; ALLA FINE A VINCERE SONO SEMPRE I CONNUBI VIGENTI TRA I SOLITI NOTI.
