Nonostante il cast comprendente stelle di prim’ordine del panorama visivo italiano ed internazionale. Location fantastiche. Colonne sonore dettate dai tormentoni e linguaggi attuali. Il declino dei cinepanettoni natalizi è dovuto semplicemente al fatto che fossero: brutti e ripetitivi
Eppure, era cominciato alla Grande!
Già perché l’Amministrazione comunale medese, dopo una tendenza negativa che ha reso il 2023 l’anno peggiore da quando Santambrogio veste il ruolo di Primo Cittadino, sembrava finalmente esser riuscita ad arrivare alla luna
Il primo esperimento di Murales in città, volto ad abbellire gli spazi della città – anche se poi risulta impietoso il confronto con chi in passato ha guidato la città ed ha lasciato ai medesi, la Venere Alata, ad esempio – infatti era perfettamente riuscito. Il test era connotato anche di “vittoria facile”. Un bambino, la luna, il ruolo del genitore, Topolino; però oltre al “facile like” L’opera di Cheone, per un attimo aveva fatto dimenticare tutti gli obiettivi disattesi dall’Amministrazione Santambrogio nel corso dell’anno appena trascorso.
I dodici mesi appena trascorsi hanno visto sgualcire la dolce “luna di miele” (drogata dalla politica vaccinale) tra il Sindaco ed i Medesi. L’inizio della crisi è attribuibile allo scarso Natale confezionato dalla giunta Santambrogio a dicembre 2022.
Più volte lo si è ribadito ma non mi stanco di dirlo. Nel 2022 c’era: la Guerra in Ucraina, il costo dell’energia in aumento e situazioni (intrinseca alla popolazione) ai margini che hanno illuminato il pensiero di Santambrogio e Co. Nel “risparmio” di risorse sottratte all’energivoricità delle decorazioni natalizie fondi destinati a soddisfare i fabbisogni della popolazione.
Il 2023 invece ha osservato un totale cambio di rotta con l’Assessorato alla Cultura capace di installare: Decorazioni Natalizie illuminate, pista di pattinaggio e persino la Palla di Neve.
Il successo del Murales doveva esser solo il prologo di una passerella rossa “natalizia” che avrebbe visto il trionfo dell’amministrazione nel valore dell’amicizia “fiduciaria” firmata dal duo: Santambrogio-Mariani.
E così è stato ascoltando l’intervento della consigliere comunale Manuela Villa rilasciato nel C.c del 21-12-202

L’intervento letto della consigliera esprime tutta l’incapacità della Lega medese di raggiungere fasce “altre” della popolazione.
Contestualmente al periodo, è interessante il parallelismo che Corrado Marelli dal Medinforma traccia della giunta Medese. Un capo tenuto in ostaggio dagli alleati in (quella che io considero perché l’ambizione è sinonimo di miglioramento) sana competizione. Proprio l’ambizione unite alla competenza sono nemiche della sede cittadina della Lega; in cui trionfa il conservatorismo e l’autoreferenzialità parentale: come una coorte.
Il risultato è un partito che esprime un Sindaco (che solo Salvini con l’introduzione del terzo mandato può salvare) destinato a fare spazio ad altri, perché in questo caso non sembra sbocciare nessun assessorino.
Dall’analisi del discorso leghista emergono due fatti.
Il primo è un riferimento astratto al continuo circoscrivere la comunità, a quella parte di società che sicuramente è un sicuro tessuto elettorale: bande, cori, associazioni, parrocchie e società sportive (poi alcune, non tutte).
Il secondo è l’autoreferenzialità di giudizio, dato dal giudicante a se stesso, nella definizione data alla cornice luminosa degna dell’eleganza e della bellezza che rendono Meda unica al mondo.
Purtroppo, sappiamo come nella malinconica classe dirigente medese fa ancora breccia il sogno-racconto di una Meda bella ed unica al mondo. Peccato che l’unicità rivolte dalle stesse decorazioni campeggiavano anche ad Alzate Brianza, un po’ troppo vicino per determinare l’unicità in un mondo che dal 1492 ha scoperto l’America.
Il problema reale emerso dall’ennesimo Natale MariaNano è l’assoluta ripetizione degli eventi. Bande, cori, associazioni vanno ringraziati ma anche basta! L’assessorato agli eventi ha una cosa di moderno: dei profili social – gestiti, non male, di più in cui l’apice è stato il tremendo video di auguri Natalizi che ci ha ri-catapultato nelle tremende regie casalinghe vissute nella Pandemia – che puntualmente hanno restituito feedback (ovviamente di successo!) ignorati dalla popolazione.
Al social gestito direttamente dal Comune di Meda si affianca il social per eccellenza “medese”, gestito da non medesi, pronto a snocciolare post “politicamente corretti” nel senso che: vanno bene se sono dalla parte del capo, enunciati come un conduttore Rai nel commentare il post Sanremo (visto che abbiamo avuto la settimana della musica natalizia medese)
Purtroppo agli echi delle parole ci sono foto che testimoniano il concreto dove emerge un audience presente agli eventi caratterizzata da un target uniforme: la popolazione anziana!
Meda è una città lenta che viaggia in folle animandosi grazie ad un dilettantismo rivolto ai soliti perché prodotto ed indirizzato ad un tempo passato.
Qualcuno ha visto un evento per i giovani durante questo Natale? Eppure, paghiamo una cooperativa, per far che cosa? Ai leghisti domando come possono parlare di comunità se i giovani vengono costantemente esclusi?
Il Natale 2023 caratterizzato dal ritorno ai fasti dettati da forze economiche e sociali distribuite sul campo. Un campo assai limitato sia: geograficamente (essendo tutte le caratterizzazioni concentrate nella solita area che forse non merita più così tanto credito) che collettivamente (ricorrendo sempre al solito club medese), che non ha saputo generare il ritorno sperato. Ancora una volta l’assessorato alla cultura è incapace di parlare a tutte le fasce della popolazione dimostrandosi autoreferenziale e limitato così non c’è da stupirsi se una volta da una palla di neve si generava un concorso con oltre 200 partecipanti mentre oggi è solo un’installazione ferma a respirare lo smog di un passaggio a livello. I tanto sbandierati eventi comunali peccano di qualità e sentimento, dimostrandosi incapaci di parlare a quello che viene definito pubblico generalista.
La colpa di cotanto spreco è da attribuire all’assessore, sceso in campo anche in prima persona ribandendosi nella vestizione di un discutibile costume caratteristico (Tanto perchè Quando si espone per esempio alla Fiera del Mobile il proprio privato, ci si veste in modo adeguato, mentre quando si rappresenta un’istituzione pubblica si impone un costume di scena per costruirsi un’empatia? Nella moda il gusto ed il ridicolo è un flebile confine). Un gesto solito per animare il solito Natale inanimato che ha organizzato.
Come già scritto Meda ha i mezzi economici per mettere in campo nuove idee nell’organizzazione degli eventi che oggi sembrano solo una forzatura per difendere consensi elettorali.
