È la tendenza dell’estate 2025, non vi è social dove il fenomeno non appare. SKIBIDY BOPPY! Lo gridano tutti! Anziani, giovani, ragazze e ragazzi, preti, giornalisti con declinazioni somatiche e territoriali. Peccato che il tutto non sia reale, ma creato con l’IA – Intelligenza Artificiale -, ma davvero è così?
Così è se vi pare, perché il tormentone irreale affonda le proprie radici nelle pieghe della società, e la classe politica medese nelle ultime uscite appare così tanto irreale, senza concretezza, unita al grido entusiastico del: Forza Meda!

“Se anche l’opposizione, che dovrebbe dare alternative alle proposte della maggioranza, sposa la linea dei sogni; allora il problema del distacco tra Palazzo e Piazza è comune all’intera classe politica medese”

Ai voli pindarici degli esponenti della maggioranza, noi medesi ci abbiamo fatto l’abitudine; ma. Quando la strada della concretezza viene persa anche dalle opposizioni, quelle che dovrebbero fungere da alternativa ai governanti, allora il futuro è preoccupante. Parlo del post del Polo Civico, in cui viene rilanciato il sogno del Teatro! ultimo tassello di quello che definirei:
“la confusionaria proposta politica medese confezionata da maggioranza ed oppo(FIN)siZIONE”

Per cui Le ultime uscite del Polo Civico fanno quasi apprezzare l’opposizione subalterna del Partito Democratico”

Dopo anni in cui hanno costruito sul niente: economico e progettuale, l’alternativa al sottopasso medese.
Dopo essersi pubblicamente posti contro la riprogettazione della fontana in centro Meda, oggi capitale a perdita nel plafond immobiliare del nostro Comune.
Dopo aver accesso i riflettori sui lavori nel nostro territorio di Pedemontana, salvo poi partecipare alle commissioni che decidono le opere future che verranno finanziate proprio come compensazione a quei lavori.

Il Polo Civico si scopre fiero alleato della maggioranza nel progetto di realizzare in futuro il Teatro in Meda, definito: “Sogno di Mezzaestate”.

“Da Medese nel leggere queste cose, più che nell’opera Shakesperiana mi sembra di stare nella tendenza senza senso dello SKIBIDI BOPPI. Sempre nell’estate del 2025, veramente per Meda siamo ancora a sognare la realizzazione di un Teatro?”

Il dubbio nasce e trova forza nella storicità della proposta:

Siamo già a conoscenza della volontà dell’attuale amministrazione di voler realizzare un teatro – Lo si può leggere nelle Linee Programmatiche 2022-2027, Linea 1: Meda più attrattiva –

Volontà di Santambrogio, Mariani e company che per ora bolliamo come un iter costoso (ricordiamolo all’assessore Mariani che piange miseria per i budget agli eventi) visto il risultato della perizia bollato come un: “costa troppo”,

Più persone oggi credono che la priorità dei medesi non sia quella di avere o meno un teatro cittadino, per fare poi cosa?”

Non sono qui a dare lezioni o ad indicare la giusta traccia da seguire ad un’altra forza politica ma lascia qualche dubbio la linea tenuta sul “ruolo” giocato. Perchè piuttosto che incalzare la maggioranza dispendiosa nella realizzazione di un’opera primaria, la si appoggia nel sogno della realizzazione del teatro che già stato definito: “troppo costoso”; aggiungendo addirittura l’acquisizione di un altro immobile?

Meda ha altre priorità: infrastrutture come il sottopasso, organizzative come gli eventi o la viabilità, materiali come il destino concreto di Palazzo Mascheroni, la fontana di Via Indipendenza oppure la sicurezza mancante nei parchi cittadini di vecchia e nuova realizzazione e le fazioni politiche su quale terreno vanno a contrapporsi o ad unire le forze: sul teatro!”

“La distanza fra l’attesa della cittadinanza medese e le risposte-proposte del consiglio comunale, tutto! E’ assai dilatata. Abbiamo un’intera classe dirigente che piuttosto che rispondere alle domande dei cittadini produce proposte e contenuti: “No sense”; sogni! Atti al sapore di Nostalgia passata piuttosto che futuro!

Forse la proposta migliore sarebbe quella della concretezza sui contenuti che ad oggi manca pertanto meglio un ironico ed insensato: SKIBIDY BOPPY e Forza Meda!”