Fuori dal comune!

IL SINDACO CON LA SINISTRA IN TESTA

Era il 22 giugno 2017. Alla vigilia del ballottaggio che lo vedeva in svantaggio rispetto al giovane sfidante Luca Santambrogio, l’allora Sindaco di Meda, sig. Gianni Caimi, durante una conferenza stampa tenutasi nella sede cittadina del Partito Democratico, prese di pancia – come già aveva fatto negli studi di La7 – la contesa ed ebbe a pronosticare un futuro a tinte scure per la città che allora egli guidava.

Con la vittoria di Luca Santambrogio, Meda, secondo le Bombe di Caimi, sarebbe andata in mano ad un gruppo di: sovranisti, razzisti che ai ponti preferivano i muri (riprese la raffigurazione in cui Santambrogio appariva su un murales che allora campeggiava in città), inadatti dalle facce ed altri epiteti degradanti rispetto alle politiche di un gruppo che ai tempi molto si rifaceva alla stagione del Trumpismo, in Italia declinata al Populismo.

C’è da dire che il centrodestra presentandosi nel 2017 portava molti motti di rottura rispetto agli schemi presenti in città. Si pensi alle critiche rivolte allo stato del decoro pubblico che la giunta Caimi ha sempre (per loro stessa ammissione) sacrificato in virtù di una rigorosa politica fatta di austerità volta a risanare le casse comunali. Da questo passaggio ne deriva la critica verso la tassazione voluta dalla sinistra medese. Questi furono elementi di critica importanti ma tecnici; fu soprattutto la Lega con la sua associazione “Idee per Meda” invece a contrastare le politiche per aggregare le comunità, volute dalla giunta Caimi. Si pensava ai grandi eventi ed alla qualità. Oltre a ciò, vennero simbolicamente adottate le politiche anti-migrazione, accoglienza intrinseche alle forze di centrodestra.

Gianni Caimi, in rappresentanza di una Meda che era destinata a lasciare il passo ad un sistema più improntato sull’Azienda, sull’iniziativa del privato; aveva di che incazzarsi nel difendere il suo operato che i cittadini stavano spazzando sull’onda entusiastica dell’ #energiagiovane. Invece, sei anni dopo e con una Pandemia in mezzo, l’ex Sindaco, puà dormire sogni tranquilli: il Comune è ancora la piazza pubblica brianzola dove associazionismo, no profit e cooperative veicolano gli obiettivi ascrivibili alla Comunità di Sant’Egidio.

Gianni ed il Pd riposino su due guanciali perché la loro stagione al sole è stata solo una Primavera della sinistra medese. Luca Santambrogio è l’alta stagione della Sinistra medese, il Sindaco che governa Meda con le ricette della Sinistra!

La TARTARUGA A TRE OCCHI che governa Meda è in primis il consociativismo vigente tra Lega e PD benedetto dal potere Spirituale – concretizzato politicamente nella Civica – a cui si somma l’influenza delle Associazioni e il continuo uso delle cooperative.

Depotenziato si presenta l’attuale consiglio comunale, risultato dell’espressione o, meglio, prezzo che la Città di Meda ha concesso al periodo pandemico. Politicamente dopo un anno è doveroso dare una valutazione generale osservando come la maggioranza dei consiglieri siano espressione del settore sociale. E’ normale che vi sia una predisposizione all’impegno nelle politiche di ambito sociali pertanto vi sarà una maggior capacità ricettiva nei confronti delle associazioni quanto piuttosto che esser efficienti su un lavoro pubblico oppure possedere una visione di sviluppo infrastrutturale della città. E’ un dato di fatto che questo consiglio comunale sia maggiormente coinvolto nelle questioni: sanitarie, associative piuttosto che impegnarsi sul decoro o sul futuro della città. Nel concreto sarà più facile il prossimo settembre ascoltare interventi su quanto sia bello ed importante il Palio, piuttosto che sentire una sillaba sul sottopasso.

Depotenziata e ridotta ad un ruolo di serie B una parte consistente del potere è stato trasferito all’ Associazionismo. Questo è il settore che sorregge il sistema amministrativo medese, esso sia destra o sinistra.

Parliamo degli eventi estivi 2023, questi hanno un comune denominatore: INCLUSIONE. Ancora una volta, questo accade solo a Meda, il messaggio politico viene vincolato agli eventi. E’ stato così lo scorso Natale con la manfrina del Risparmio energetico, sarà così sino a Settembre con l’Inclusione. Il cartellone estivo composto da 80 eventi (molti dei quali in scena la stessa sera, un po’ come se una serata di Sanremo equivalga a 26 concerti diversi) si distingue dalla scena brianzola per la modalità di organizzazione. Arraffare, è questa la modalità di scelta con cui l’assessore agli eventi schedula gli eventi, un mercatino dell’usato che sicuramente, grazie all’usato sicuro convoglierà la gente. Prima dei social, prima delle pubblicità sapete chi saranno i convogliatori, le associazioni che coinvolte saranno il passaparola. Nessun’apertura ad un nuovo pubblico, nessuna interazione, nessun business; solo distribuzione compiaciuta senza creare un nesso nelle serate. Chi decide è così! Coloro che parlano di successo (nessuna discussione, nessun ingaggio, zero sponsor interessati, la Piazza Meda che non attrae; chiediamo quale sia la misura del successo? Gente che cammina per strada?) sono complici di un ridimensionamento medese; basti pensare che Seveso attrae Teo Teocoli, mentre Meda: Capitan Ventosa. Eppure i soldi ci sono! come appare esser tornata “Idee per Meda”, per ora però messa al confino come territorio di organizzazione.

Legare gli eventi alle associazioni è una precisa scelta politica perpetuata dal duo Santambrogio-Mariani, i quali preferiscono contribuire alla vita delle associazioni piuttosto che esser un Comune attrattivo per chi organizza eventi come lavoro. La professionalità si paga! Vedendo le animazioni nei comuni limitrofi si può concludere che i professionisti generano un ritorno! Fornire le associazioni promuove il dilettantismo, la non professionalità, ma genera un beneficio solo per i politici che coltivano, in un periodo di reflusso politico, il proprio bacino elettorale

Santambrogio nel 2017 si presentò con energia giovani, volto anche a portare aria fresca all’interno della comunità medese; nel 2023, manifesto anche il fallimento della consulta giovanile dove le associazioni non hanno trovato giovani, Santambrogio (con Mariani) hanno mantenuto e peggiorato la condizione ereditata da Caimi.

Nemico dell’impresa e del commercio e fortemente legate alle amministrazioni rosse ci sono le cooperative; la Consulta Giovanile permette anche di aprire una riflessione sull’utilizzo che l’amministrazione Santambrogio fa delle cooperative. Dopo il Centro Anziani, anche la Consulta Giovanile verrà appaltata al controllo di una cooperativa esterna al Paese; rispetto all’idea iniziale che voleva vedere i giovani autodeterminare la fetta del bilancio destinata a loro (politiche giovanili che tra l’altro nell’ultimo consiglio hanno visto drenare le risorse destinate per forgiare altri capitoli di spesa) ci siamo allontanati parecchio se in futuro sarà un’agente esterno a determinarne il percorso.

Associazionismo, cooperative per i massimi sistemi; Titolazioni; casa delle associazioni mantenuta al Cardinal Martini (voluta dal Pd e dalle associazioni), Olmi confrontate ad un totale disinteresse recato alla figura di Silvio Berlusconi o del Sindaco Malgrati ma anche esposizioni personali al ricordo di appartenenti all’ANPI piuttosto che ricordare i militanti della Lega che si spesi per la sua carica; Santambrogio (coadiuvato da Mariani e da una Lega ormai depressa) è una figura politica che si sposa tanto con la sinistra medese; possibile che il resto del centrodestra cittadino non comprenda questo?


Una replica a “IL SINDACO CON LA SINISTRA IN TESTA”

  1. Benedetto,
    Ma com’è possibile che la gente non capisce tutto questo meccanismo?
    Semplice non credo o nella politica e quelli che vanno a votare fanno parte del sistema SantAmbrogio/PD

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